domenica 20 aprile 2008

Emersione...

Son passati… quanti?… 3 mesi, ormai? Eh si, più o meno mi pare di si.

Ogni tanto ci siamo chiesti che fine aveva fatto il nostro blog. E’ andata così, ci scusiamo sentitamente con quei lettori che ogni tanto bazzicavano da queste parti, ma siamo rimasti sopraffatti dagli eventi degli ultimi tempi. E’ che il cambiamento, e lo stiamo vivendo sulla nostra pelle, porta evidentemente sempre altri cambiamenti.

Ed io che scioccamente ho pensato che cambiare lavoro avrebbe significato semplicemente cambiare lavoro, mi sono ritrovato in una realtà un po’ diversa… Cambiare lavoro ha quindi significato dovermi rifare un giro di colleghi e di buone e consolidate abitudini. E vi assicuro che per uno con un carattere di merda come il mio non è cosa facile. Cambiare lavoro ha significato anche ritrovarmi di punto in bianco con nuovi orari; diversi orari di lavoro, diversi orari di uscita e di rientro a casa, ovvero più tempo libero che paradossalmente un po’ mi toglie il fiato poiché non abituato ad averne.

Ma cambiare lavoro ha significato principalmente, ed è la cosa più bella che mi potesse capitare da questo giro di roulette, da questa scelta anche un po’ avventata, un po’ poco spulciata e messa in discussione, lo spostare nuovamente l’attenzione sulla mia coppia. Ed ecco che riemerso dal mio piccolo mondo fatto di frustrazione, di disagio e di malessere, disintegrata la soffocante campana di vetro sotto cui – per svariate ragioni – avevo deciso di traslocare, ho riaperto gli occhi e mi sono accorto di avere ancora accanto il mio dolce patato. Tornare dal lavoro in orari umani e senza la scimmia che ti strina le orecchie significa godersi un sacco di cose che non ricordavo più. Un cinema ogni tanto, qualche serata passata a cucinare tortillas o fajitas e gustate davanti ad un dvd, qualche amico perso di vista; e progetti per noi due e chiacchiere e risate e occhi che, dopo tanto tempo, si sorridono, nuovamente, reciprocamente.