Rubo un po’ del tempo che dovrei dedicare al lavoro (capirai che sforzo!), per cominciare a parlarvi di quest’ultimo periodo di cambiamenti.
Partiamo subito dalle cose brutte: il viaggio casa-ufficio/ufficio-casa. Sai com’è, via il dente via il dolore. Almeno per voi che leggete; per me invece, che il viaggio me lo dovrò fare anche dopo aver scritto questo post, il dolore rimane.
Dunque, quello che vedete qui sotto è il tratto di strada che tutte le mattine e tutte le sere, dal lunedì al venerdì, devo percorrere. I puntini rossi indicano i luoghi in cui c’è coda.
Partiamo subito dalle cose brutte: il viaggio casa-ufficio/ufficio-casa. Sai com’è, via il dente via il dolore. Almeno per voi che leggete; per me invece, che il viaggio me lo dovrò fare anche dopo aver scritto questo post, il dolore rimane.
Dunque, quello che vedete qui sotto è il tratto di strada che tutte le mattine e tutte le sere, dal lunedì al venerdì, devo percorrere. I puntini rossi indicano i luoghi in cui c’è coda.
1. Percorrere 42km (all’andata, più altrettanti al ritorno) su una statale ad un’unica corsia per senso di marcia, percorsa esclusivamente da tir, se si esclude la mia minuscola Clio nera con cerchioni in plastica traforata. Tant’è che mi sta sorgendo il dubbio che quella che percorro io in realtà non sia una statale bensì una linea ferroviaria e che quei cassoni che supero costantemente per tutti i 42km in realtà non siano tanti tir in fila bensì treni merci in manovra. Indagherò e vi aggiornerò
2. Superare a sinistra quando la riga è doppia e continua, sulla destra quando il semaforo è rosso, sotto quando hai davanti un trattore sufficientemente alto, sopra quando ci si imbatte nei lavori per la sistemazione del manto stradale (i cumuli di terra sono ottime rampe di lancio)
3. Cercare di arrivare sano e salvo sia a casa che in ufficio
Il viaggio dura mediamente 75’, colazione al bar compresa; questo solo ed esclusivamente se la partenza da casa avviene entro le ore 6,45 (e purtroppo non è un errore di battitura e la foto sotto - che non riproduce un tramonto bensì l'alba vicino casa nostra - ne è la prova, se per caso tra di voi ci fossero degli scettici).
Ovviamente se per svariati motivi spengo la sveglia dopo il secondo trillo e quindi contintinuo a ronfarmela abbracciato a Pietro e quindi mi alzo tardi e quindi parto dopo le ore 7,00, allora mi conviene farmela a piedi.
Se è vero che spazio-fratto-tempo-uguale-velocità significa che il viaggio in auto si svolge ad una velocità media di 36,5km/h. Che sarà mai, penserete voi. Bene, allora stasera provate a tenere la macchina ad una velocità costante di 36,5km/h per almeno 10 minuti; poi domani ne riparliamo.
Ovvio che di fronte ad uno scenario del genere ho provato anche i mezzi pubblici. Alla modica cifra di 4€ al giorno, Milano e provincia offre un viaggio con mezzi pubblici che consiste nel
1. Arrivare alla fermata della metro con la macchina, percorrendo quei 10km imprecando verso i pendolari che tirano fuori l’auto solo ed esclusivamente per andare alla (e tornare dalla) fermata della metro, e per questo motivo non sanno guidare, vanno piano e stanno sempre in mezzo alla carreggiata impedendoti il sorpasso
2. Riuscire a parcheggiare e posizionarsi sulla banchina entro e non oltre le ore 7,00 altrimenti puoi pure tornare a casa perché tanto al lavoro non ci arriverai più. Considerando poi che nei giorni dispari di solito c’è uno sciopero e in quelli pari una volta manca la corrente e l’altra qualcuno si butta sotto il treno, capirete perfettamente come le possibilità di arrivare in ufficio entro le ore 16 siano drasticamente ridotte
3. Schivare gli sgambetti e le gomitate al naso di simpatici anziani e di signore in tenuta da mercato che ucciderebbero pur di conquistarsi un posto a sedere
4. Sopportare quel delizioso profumino di salmastro fino al capolinea (29 fermate!)
5. Uscire dalla metro e attendere la 95 per starci sopra per 7 fermate (circa 20’)
6. Percorrere 200mt a piedi e attraversare uno dei viali più trafficati di Milano
Ci ho provato per tre volte consecutive, il miglior tempo di percorrenza realizzato è stato di 98’, ho timbrato in ritardo tutte e tre le volte, ho già quindi mandato a cagare l’idea di utilizzare i mezzi.
Vi (cioè mi) rincuoro: da questa settimana ho cominciato a spedire curricula alle aziende vicino casa.
4 commenti:
35 km andata e 35 ritorno...più o meno nelle stesse condizioni tue.
La questione dei mezzi pubblici per me non è neppure in discussione, visto che qua, di mezzi pubblici, non se ne vedono proprio!
Ergo, ti capisco e compatisco.
Augh.
Per esagera sempre! Ascolta Spa, che è più saggio. Per ci mette, in caso di grande grande traffico, massimo 50', molto meno dei tuoi. E' un catastrofista! Urge, sì, trovare lavoro vicino a casa. E la situazione del consorte, invece?
Oooh, la situazione del consorte è da annoverare tra le cose positive. Lui, quando è in ufficio, esce di casa alle 8 per arrivare a destinazione alle 8,20. Fan-nnass-ssico!
in bocca al lupo!!!! se ti rincuora sappi che qui a londra per fare 10 km in orario di punta ci si impiega lo stesso tempo che occorre a te per farne 42... :|
saluti :)
liberaprof
Posta un commento