Riunione Generale Vendite.
Tre giorni di full immersion in un luogo incantevole, in mezzo al verde, quello vero, sperduti in mezzo ai colli tra San Benedetto del Tronto ed Ascoli Piceno. Un casale ed il silenzio. Tranne quando tutti e sessanta i partecipanti si ritrovavano per lavorare.
Stanza di lusso, doccia immensa, buona cucina, i grilli e l’aria fresca.
Peccato solo per noi due. Ci tenevo tu fossi là, con me, dopo la riunione. Ma il viaggio è troppo lungo, mi dicesti.
Peccato, che sia sempre così quando vado via.
Non senti il telefono, non c’è campo, non posso parlare, non c’ho tempo. Mi snervo.
E poi le altre cose che non mi tornano, che mi lasciano stranito, che mi confondono e mi fanno tremare di paura dentro.
La sensazione di essere sulle montagne russe. Prima si sale, lentamente, e si avverte l’adrenalina che pompa dentro, l’ebbrezza del gioco, il viversi la gioia di ritrovarsi così in alto, pregustando l’imminente divertimento ma poi, all’improvviso, quando si intravede la discesa e ci si rende conto che è troppo tardi, e sai che ti si sta per svuotare lo stomaco, vorresti gridare di farti scendere, chè non si ha più voglia di giocare.
Così è anche in questi frangenti, quando il lavoro mi porta lontano; momenti in cui non capisco cosa sia successo ed improvvisamente mi sento svuotato, impotente, passivo spettatore di eventi e dinamiche assolutamente fuori dal controllo della mia volontà. La discesa dopo momenti inebrianti.
Come se la radio non riuscisse più a rimanere sintonizzata sul canale preferito.
Mi sento fregato.
Sigh!
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