domenica 9 luglio 2006

Indovina chi viene a cena?

In mutande e maglietta, seduto sulla seggiola in balcone, mi gusto quest’ultima sigaretta della giornata con lo sguardo perso sulle zanzariere che oscillano grazie all’aria fresca post temporale. E’ l’una e se ne sono appena andati tutti. Tu sei seduto di fianco a me e, come me, sei completamente assorto nei pensieri suscitati da questa serata, impegnato a fare un bilancio delle cose, godendoti le emozioni appena vissute.
L’idea, come tutte le cose che poi funzionano veramente, ci era venuta qualche giorno fa, per caso; visto che è il compleanno di tuo papà ed il compleanno di mia mamma, che ne dici se...
Si.
L’appuntamento è per le otto. L’agitazione, l’ansia, l’emozione, il nervosismo però si manifestano già qualche sera prima. Penso sia normale. Dopotutto, in quasi cinque anni di storia, cinque anni pieni di cose fatte e di cose dette, loro, i nostri genitori, non si sono ancora mai incontrati. Si conoscono solo per sentito dire, solo per aneddoti raccontati durante un pranzo, ma non c’è ancora mai stata l’occasione per farli incontrare. E questa volta invece, l’occasione c’è.
Faccio profondi tiri, alla mia sigaretta. La cenere si illumina, nel buio di questa notte rischiarata da una luna un filo nascosta dalle nuvole di un temporale che si allontana. Passo mentalmente in rassegna i volti che ho visto questa sera, riassaporo le parole di mia mamma e di tuo papà, la tranquillità di tua mamma, l’agio di mio papà. Quante sorprese, stasera.
I miei arrivano che ha appena smesso di piovere. Mamma, papà, sorella, cognato, nipotino. L’allegra brigata sale e prende possesso di casa nostra. Sono già felice solo per questo. So bene quanto sia stato difficile per mia mamma ma vederla qui, che passeggia tranquillamente tra la sala e la camera facendoci un sacco di complimenti... beh... è un segno importante, per me...
Poi arrivano i tuoi. E’ il momento clou, è il momento che aspettavamo. Che paura... Buona sera, ben arrivati... è in questo preciso istante che avverto la magia... So com’è tua mamma e so com’è tuo papà. Ma soprattutto, so com’è la mia, di mamma, ed il mio, di papà. Di tutto mi sarei aspettato fuorché...
Amore, ti sei accorto anche tu di come sia stato tutto estremamente fluido? Hai fatto caso anche tu al poco imbarazzo che aleggiava in casa? Hai notato come si sono messi tutti a chiacchierare come se si conoscessero da tempo e da tempo non si vedessero?
Butto fuori il fumo con una insolita tranquillità e pacatezza d’animo, cercando il luccichio dei tuoi occhi. Che bella cosa abbiamo fatto, stasera, amore? E’ vero... quanto siamo fortunati noi due?
Pochi minuti più tardi suona di nuovo il citofono; è arrivata anche tua sorella, tuo cognato e i due nipotini. Il quadretto adesso è veramente completo. Ora ci siamo proprio tutti. Dai piccoli che fanno subito amicizia tra loro e passeggiano mano nella mano agli adulti che si mischiano e chiacchierano, chiacchierano, chiacchierano... Stasera vedo e vivo una serata in cui fiumi di parole si scambiano senza soluzione di continuità.
Amore, non pensi che l’idea di andare al ristorante a piedi sia stata geniale? Si sono incontrati, amore. Si sono piaciuti, tutti. Sono stati bene, siamo stati bene.
Spengo la sigaretta e per un attimo mi godo anche la pelle d’oca dovuta alle folate di aria che ogni tanto arrivano da chissà dove. Amore, ho il cuore gonfio, stanotte. Io vado a nanna, commosso. Felice.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Quanto mi piace leggere queste cose la mattina! Mi mettono di buon umore per tutto il giorno! Sono proprio contento.
Axel

Anonimo ha detto...

Sono felecissimo per Voi e complimenti alle vostre famiglie. Baci!frà

Fabio ha detto...
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Fabio ha detto...

Grazie Axel. Io mi sono convinto che i miracoli possono accadere, qualche volta... :-P

Grazie anche a te, Frà...

Pietro ha detto...

Grazie ragazzi, anche a me piace leggere queste cose... :-)

Anonimo ha detto...

Che belli, che belli. Come dice Axel, cioè la mia croce personalissima, leggervi fa davvero bene all'umore. Spero, un giorno di poter scrivere le stesse cose, vivendo le stesse emozioni. Per ora manca molta della materia prima, ma arriverà. M.

Fabio ha detto...

In bocca al lupo, Michele! Facciamo il tifo per te... :-)

Anonimo ha detto...

che bello che bello che bello che bello che bello che bello che bello che bello che bello che bello....

o' non mi viene in mente altro da dire.
Vi abbraccio.

Dat'